Fatulì

Fatulì

Il fatulì è un formaggio a pasta semicotta dal profumo intenso e dalle note affumicate. È creato ancora oggi da alcuni caseari in territorio di Cevo nella Val Saviore, suggestiva valle laterale della Valle Camonica inserita nel Parco Regionale dell’Adamello. È inoltre riconosciuto Presidio Slow Food e PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali).

Il fatulì è realizzato con il latte crudo della capra bionda dell’Adamello, animale rustico tuelato e originario di questa zona, da sempre apprezzato per le caratteristiche della carne e del latte, povero di grassi e assai digeribile.

Questa particolarità, insieme all’affumicatura, rende il fatulì una prodotto gastronomico unico.

Fatulì

Caratteristiche del fatulì

Il fatulì, il cui nome in italiano significa “piccolo pezzo”, è un formaggio affumicato lentamente grazie alla combustione di rami verdi e bacche di ginepro. Le tempistiche dell’affumicatura variano a seconda del produttore: in alcuni casi la procedura può durare fino a 6 mesi.

Dalla tipica forma cilindrica con le facce piane, il fatulì ha dimensioni ridotte, 20 – 25 cm di diametro e 3 – 4 cm di altezza. La pasta ha consistenza elastica, dal colore giallo paglierino e con piccola occhiatura. Si presta perfettamente come formaggio da tavola o da grattugia.

Il Presidio Slow Food, promosso dal Parco dell’Adamello, segnala questi produttori che lavorano secondo il disciplinare:

  • Azienda Agricola Maffeis Federico, Cevo (BS)
  • Allevamento Caprini “Le Frise” di Martini Luigi, Artogne (BS)
  • Azienda Agricola Bontempi Barbara, Prestine (BS)
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