Nella natura: altri itinerari

La Provincia di Brescia oltre ai Parchi e alle Riserve più famose offre percorsi alternativi meno battuti per turisti che amino il fascino della scoperta.

Affascinante come pochi è il Buco del Frate, in comune di Prevalle: una grotta con sviluppo verticale di 53 metri. E’ senz’altro tra le grotte più importanti di tutta la Lombardia e, non a caso, porta il numero uno del Catasto Speleologico Lombardo.
La caverna ha destato tanto interesse per gli imponenti reperti fossili. L’origine del nome sembra derivare dal fatto che una banda di briganti, solita assalire in viandanti travestita da frati, avesse come proprio rifugio la grotta stessa.

A Serle, sopra la frazione Villa, si trova l’Altopiano di Cariadeghe, un ambiente scolpito dai corsi d’acqua, ricco di grotte. L’altopiano esprime meglio di qualunque altro luogo della Regione Lombardia un tipico altopiano carsico, dove nel tempo l’acqua giocando con la roccia ha creato morfologie del tutto particolari. Le doline costituiscono l’elemento del paesaggio più diffuso e più rappresentativo di Cariadeghe.
www.altopianocariadeghe.it

Il Parco regionale Agricolo del Monte Netto è nato nel 2007 con l’obiettivo di tutelare le biodiversità e i caratteri unici di una zona ancora verde alle porte di Brescia. Comprende 1.470 ettari tra i Comuni di Capriano del Colle, Flero e Poncarale. Dal punto di vista naturalistico ed ecologico, l’elemento locale di maggior interesse è certamente il bosco di Capriano del Colle.
www.parcomontenetto.it

La Riserva delle Incisioni Rupestri, situata in Media Velle Camonica tra Ceto, Cimbergo e Paspardo, protegge una vasta area in cui sono individuate le famose incisioni Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco che documentano la vita degli uomini di 10.000 anni fa.
www.arterupestre.it

La Riserva Giovetto di Paline di Borno custodisce una sorpresa straordinaria, ma poco conosciuta: la protezione e lo studio della “formica rufa”, un insetto sociale diffuso nei boschi alpini di conifere che costruisce nidi a forma di montagnola capaci di spuntare dal terreno ad 1 metro di altezza.
Info alla Pro Loco di Borno Tel. +39 0364 41022

In Valsabbia il bosco della Val Degagna racchiude in 62 ettari, ancora selvaggi, un complesso reticolo di sorgenti e corsi d’acqua, popolati da un elevato numero di molluschi d’acqua dolce, alcuni dei quali endemici, come l’Iglica vobarnensis, indice di ottima qualità dell’ambiente. Dal Centro Visitatori, vicino all’abitato di Nalmase nel Comune di Vobarno, partono alcuni sentieri segnalati, per escursioni di diversa durata e difficoltà.

La Riserva della Valle di Sant’Antonio è una sorta di paradiso del silenzio ed è attrezzata con due rifugi a Campovecchio (tel. +39 0364.74108) e in Val Brandet (tel. +39 347.2909167). Da non perdere il paesaggio in quota, impreziosito da laghetti, zone umide e torbiere, così come le foreste del raro abete bianco e di larici e i boschetti di salice. Vi si accede facilmente da Corteno Golgi.
www.vallidisantantonio.it

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