La collezione, frutto dei vari lasciti del pontefice bresciano, è edificata a Concesio (pochi chilometri a nord della città di Brescia) nei pressi della casa natale di Paolo VI. La Collezione, disposta su tre piani per un totale di circa 1250 metri quadrati di superficie espositiva, contiene un itinerario principale di visita, e sezioni specificamente dedicate alla grafica e alla medaglistica. Inoltre, sono presenti un’area riservata a mostre o allestimenti temporanei e un ampio laboratorio didattico.
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Oggi è possibile vivere un appassionante viaggio nel tempo e nel territorio della Valle Trompia, attraverso le testimonianze del suo passato culturale e produttivo. Le gallerie e gli impianti di superficie delle miniere, i forni di arrostimento e di fusione del minerale, le fucine, rappresentano le tappe principali di un itinerario di archeologia industriale che da sempre lega il territorio triumplino alla città di Brescia. Tali siti, oggi diventati musei, sono accessibili al pubblico e possono essere fruiti attraverso percorsi tematici, attività didattiche e animazioni, mostre ed eventi, proposti dal Sistema Museale di Valle Trompia.
Il cospicuo patrimonio storico-artistico e archeologico triumplino di carattere religioso testimonia, nei santuari, nelle pievi e nelle chiese, una concreta manifestazione della spiritualità locale. L’itinerario nasce con lo scopo di valorizzare e promuovere non solo i numerosi siti distribuiti sul territorio, ma anche i capolavori che custodiscono (affreschi, dipinti e sculture lignee), attribuiti a grandi artisti bresciani, quali Romanino, Moretto e Foppa. Tali siti possono essere visitati autonomamente oppure con il supporto di guide specializzate, messe a disposizione dal Sistema Museale di Valle Trompia.
La religiosità popolare trova testimonianza anche nella devozione alla figura di Papa Paolo VI (di natali triumplini) con la possibilità di visitare il “Museo del Presepio Paolo VI” e la Collezione Paolo VI di arte contemporanea, entrambi siti a Concesio.
In Valtrompia si è mantenuta ed è evoluta un’economia di carattere rurale legata al bosco e alla zootecnia di montagna in alta e media valle, alla viticoltura, alla frutticoltura e alla castanicoltura da frutto nella bassa valle. Il mondo contadino risulta così legato a vari aspetti naturalistici, culturali e della memoria. L’itinerario è promosso dall’Ecomuseo di Valle Trompia e nasce dalla volontà di tramandare antichi saperi, coinvolgendo i visitatori in esperienze di vita e di lavoro strettamente collegate al territorio, con la possibilità di visitare sentieri etnografico-naturalistici.
Ma la Valle Trompia offre molto di più: vi è, infatti, la possibilità di visitare altri musei, quali il “Museo Etnografico di Lodrino”, la cui collezione è legata al bosco, all’allevamento del bestiame e all’artigianato di montagna, e il “Museo delle Costellazioni di Lumezzane”, per esplorare la volta celeste nel Planetario o nell’Osservatorio Serafino Zani.
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