Una storia che continua a stupire e ad emozionare. È quella che lega Brescia al suo passato antico, di cui la Basilica Romana è un’altra eccellente testimonianza.
Tra via Carlo Cattaneo e via Laurea Cereto si apre un gioiello poco conosciuto: Piazza Giovanni Labus.
Qui, nel lato nord della piazza, si trova un edificio risalente originariamente al XVII secolo e nel quale è possibile ora visitare un nuovo spazio con importanti testimonianze di Brescia romana.
Lo scavo archeologico condotto in tutta l’area tra il 1993 e il 1998, ha messo in luce ampi tratti della pavimentazione in marmo, interne ed esterne, della Basilica Romana e del lastricato del Foro di età augustea.
Nonostante il carattere frammentario delle evidenze rinvenute, si può leggere in esse una traccia significativa della fisionomia architettonica e degli apparati decorativi del grande complesso pubblico destinato alle più importanti attività civili della comunità, tra le quali l’amministrazione della giustizia.
In età flavia la Basilica chiudeva, come una sorta di ingresso monumentale, il lato meridionale del Foro, collegandosi ai portici laterali e contrapponendosi al Santuario a nord.
Sotto i livelli pavimentali dell’edificio, in vari tratti asportati nel corso dei secoli, è emerso un lastricato più antico, probabilmente riferibile all’assetto del foro in età augustea.
Nell’area archeologica si possono quindi vedere alcune parti della Basilica e del Foro ma anche muri medievali ed una selezione di materiali archeologici di varie epoche rinvenuti nello scavo come ceramiche, oggetti di ornamento ed elementi architettonici.
Anche nello spazio di piazza Labus, come in quello di palazzo Martinengo Cesaresco, si propone al visitatore un viaggio nella stratificazione del sottosuolo bresciano, con l’invito a superare le difficoltà di lettura dovute alla frammentarietà dei resti antichi ed a cogliere invece la suggestione di un percorso anche in verticale, attraverso l’avvicendamento nel tempo delle fasi edilizie succedutesi in questa parte della città.
Il palazzetto che ospita i nuovi uffici della Soprintendenza per i beni Archeologici della Lombardia, mette a disposizione del pubblico una piccola biblioteca archeologica specializzata ed uno spazio, all’interno dell’area archeologica, per mostre e laboratori didattici.