Nello storico quartiere del Carmine a Brescia si trova un grandioso esempio di architettura gotica. È la Chiesa di Santa Maria del Carmine, custode di importanti opere d’arte e completata al suo esterno da tre bellissimi chiostri.
Costruita nel 1429-1475 accanto al convento dei Carmelitani, qui sorto nel XIV secolo, la chiesa si caratterizza per una struttura lombardo-gotica. L’architettura originaria venne in parte snaturata nel XVI secolo a causa di rimaneggiamenti che portarono alla muratura delle finestre oblunghe, mentre le arcate a sesto acuto furono cambiate in aperture a tutto sesto.
All’interno sono conservate numerose e pregevoli opere d’arte. Tra queste:
Nella cappella in fondo alla navata destra, adibita a sacrestia, sono visibili numerosi lacerti di affreschi di scuola lombarda del 1423-1450.
Uscendo da una porta in fondo alla navata, si accede ad un cortile dal quale è visibile l’esterno dell’abside poligonale della chiesa (1471-1478) e che, sulla destra, immette in una cappella con interessanti affreschi del 1510 circa di Floriano Ferramola e Vincenzo Civerchio.
A fianco della chiesa, con accesso da vicolo dell’Anguilla n°8, ci sono i tre chiostri dell’ex convento dei Carmelitani, due posti lungo il fianco orientale della chiesa e un terzo, di dimensioni minore, a ovest.
È questo il chiostro piccolo, quattrocentesco, con arcate a tutto sesto nei due ordini. Segue il chiostro maggiore (1478) con al centro una fontana del secolo XVI, epoca alla quale risalgono le trasformazioni dei lati settentrionale e occidentale.
Sul lato sud s’apre il chiostro meridionale, del 1521, ristrutturato nel Settecento.