Conosciuta per l’immenso patrimonio di incisioni rupestri patrimonio UNESCO, la Valle Camonica è un territorio dove bellezze paesaggistiche, arte e spiritualità da millenni si intrecciano con la storia dell’uomo. Dai siti archeologici di fama mondiale ai piccoli gioielli ancora poco noti, scopri i punti d’interesse da non perdere durante il tuo soggiorno: la “Valle dei Segni†ti aspetta!
Monumento nazionale, L’Oratorio dei Morti si trova a Montecchio di Darfo Boario Terme nei pressi del pittoresco ponte sul fiume Oglio. Costruito alla fine del XIV sec., nel tempo è stato più volte rimaneggiato e per un periodo servì anche come lazzaretto. Il restauro del 1962 ha riportato alla luce gli affreschi originali, restituendo così alla comunità uno dei cicli pittorici più importanti del ‘400 con il Cristo Pantocratore attorniato dalle schiere di Apostoli, Evangelisti, Diaconi, Papi e Padri della Chiesa. Sulla parete sud è visibile la scena della Crocifissione attribuita alla scuola di Pietro da Cemmo.
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Immerso nella natura, il Convento – Santuario dell’Annunciata è un importantissimo luogo camuno di spiritualità e cultura. Oltre alla Chiesa in stile tardo-gotico lombardo con affreschi di Pietro da Cemmo e la pala dall’Annunciata attribuita a Palma il Giovane, da non perdere la visita ai Sepolcreti, al Chiostro di Sant’Antonio e alla cella – museo del Beato Innocenzo da Berzo. Il complesso ospita inoltre il presepe permanente. All’esterno la possibilità di concedersi una rigenerante passeggiata all’aria aperta e di godere dalla terrazza di una bellissima vista panoramica sulla Valle Camonica.
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Collocata in posizione dominante nel centro storico di Esine, con la navata e il presbiterio magnificamente affrescati da Pietro da Cemmo la chiesa è un gioiello artistico tutto da ammirare. Assai suggestivi il Cristo Pantocratore di oltre 3 metri circondato dai Santi del paradiso e la grandiosa Crocifissione. Vera oasi di pace, la chiesa è riconosciuta come monumento nazionale.
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Tra le località più visitate della media Valle Camonica, con i vicoli pittoreschi, le torri merlate, le antiche case con loggiati e portali in pietra e il mulino ad acqua il centro storico di Bienno mantiene splendidamente intatte le sue origini medievali. Da visitare le antiche fucine, dove ancora oggi con l’utilizzo di autentici magli del 1.600 è possibile vivere l’antico rito della lavorazione del ferro. Il paese è uno dei “Borghi più belli d’Italia†ed è ogni estate sede della celebre Mostra Mercato.
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Il paese di Cividate Camuno vanta tra le più importanti e meglio conservate tracce di epoca romana in Valle Camonica. Tra queste i resti del teatro, dell’anfiteatro e delle terme nell’attuale Parco Archeologico, esteso per ben 20.000 mq.
La visita prosegue presso l’attiguo Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica, in Piazzale Giacomelli, dove sono raccolte statue e reperti di età romana provenienti da Cividate Camuno e dall’intera area. Il museo è strutturato in quattro sezioni: il territorio, le necropoli, la città romana e la sala dedicata agli dei e agli eroi con la statua della Dea Minerva ritrovata presso il Santuario di Minerva di Breno.
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Tempio di epoca romana di cui oggi sono visibili il basamento, traccia delle pitture, un mosaico e una copia della statua della dea Minerva (l’originale si trova presso il Museo Archeologico Nazionale della Valle Camonica di Cividate Camuno), nasce sulle fondamenta di un precedente Santuario dedicato alla dea Minerva inglobato nel nuovo complesso durante la fase di romanizzazione del territorio camuno. Posizionato tra il fiume Oglio e la rupe di S. Stefano in località Spinera di Breno, il sito è facilmente raggiungibile attraverso il percorso ciclopedonale.
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Imperdibile tappa del percorso artistico del Romanino in Valle Camonica, la chiesa – sconsacrata a fine Ottocento – è dal 1910 monumento nazionale. Dopo aver varcato lo splendido portale rinascimentale, l’interno ci accoglie con affreschi di Pietro da Cemmo (fine ‘400), la grande pala di Callisto Piazza (1527) e il ciclo delle Storie del profeta Daniele opera di Gerolamo Romanino (1536-37).
Una curiosità : prima di essere sottoposto a vincolo monumentale l’edificio diede riparo a truppe militari di passaggio e persino un cinematografo.
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Collocate in un edificio a fianco della chiesa parrocchiale, le 14 cappelle della Via Crucis (o Santa Crus) di Cerveno sono uno fra i più significativi esempi di arte e fede popolare di tutto l’arco alpino. Un patrimonio di inestimabile valore visitato ogni anno da migliaia di pellegrini composto da 198 statue in legno e gesso a grandezza naturale intagliate a metà ‘700 da Beniamino Simoni, che narrano con tutto il loro carico emozionale la Passione di Cristo. È da alcuni anni in corso un delicato lavoro di restauro delle “capéle” in condizioni di maggiore precarietà .
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Primo parco archeologico italiano istituito nel 1955, il Parco Nazionale delle Incisioni Rupestri di Naquane di Capo di Ponte comprende ben 104 rocce incise con raffigurazioni divenute simbolo dell’arte rupestre della Valle Camonica realizzate nel periodo che va dal Neolitico (V-IV millennio a.C.) all’età del Ferro (I millennio a.C.). Tra le più famose rocce incise la Roccia n. 1, con il suo incredibile complesso di circa 1.000 figure scolpite.
Il parco si estende per oltre 14 ettari in un meraviglioso ambiente boschivo, ed è suddiviso in 5 itinerari di visita corredati da pannelli informativi. Il sito è uno degli otto parchi iscritti alla lista Patrimonio UNESCO n. 94 “Arte rupestre in Valle Camonica”.
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Allestito nell’edificio di Villa Agostani (XVI sec.), antico seminario vescovile nel centro storico di Capo di Ponte, il museo raccoglie importantissime testimonianze delle popolazioni insediatesi in Valle Camonica in età preistorica e protostorica. Tra queste steli, ceramiche, corredi funebri, manufatti di uso domestico e altri oggetti rinvenuti durante gli scavi archeologici nella zona. Una tappa obbligata per chi desidera approfondire il patrimonio camuno delle incisioni rupestri.
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Autentici gioielli del romanico in Valle Camonica (XI e XII sec.), la pieve romanica di San Siro è costruita direttamente sulla roccia a picco sul fiume e presenta un magnifico portale, gli affreschi del XV-XVI secolo e la cripta.
Unica sopravvissuta di un complesso più ampio, la Chiesa del Monastero di San Salvatore è invece una testimonianza unica della presenza cluniacense in Valle Camonica. Caratterizzata dal tiburio ottagonale e immersa nella vegetazione, ha al suo interno un importante orto officinale ricco di preziose erbe medicamentose utilizzate sin dal Medioevo.
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Piccolo gioiello nel centro storico di Edolo, la chiesa ospita bellissime statue lignee e un meraviglioso ciclo di affreschi attribuito a Paolo da Cailina il Giovane incentrato sulla storia e la vita di San Giovanni Battista, considerato uno dei più importanti complessi pittorici del Cinquecento bresciano.
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Nato nel 1974 per volontà di un gruppo di amici, il museo conserva reperti, manufatti e documenti risalenti alla Prima Guerra Mondiale che, sulle montagne della Valle Camonica, prese il nome di Guerra Bianca poiché combattuta tra le nevi dell’Adamello. Il museo è un importante e riconosciuto centro di ricerca e cultura e ospita una sala per mostre temporanee, una sala conferenze, un’aula didattica e la biblioteca-archivio specializzata sulla tema della Grande Guerra.
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Edificata su un poggio nel centro storico di Ponte di Legno, la chiesa è accessibile tramite due scalinate che terminano in un’elegante balconata da cui si gode di una bella vista sul borgo. Il visitatore è accolto dalla facciata decorata con grandi affreschi con le figure dei santi e, sopra il portone, la SS. Trinità . All’interno opere di Giovan Battista Ramus e dello scultore Ettore Calvelli.
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