Romanino Crocifissione Pisogne

Itinerario del Romanino

Viaggio a tappe alla scoperta del grande pittore bresciano

Un nuovo progetto riguardante i nostri territori trae origine dalla straordinaria annata di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.  È la Via del Romanino, un itinerario a tappe per un viaggio alla scoperta dei grandi lasciti di cui l’artista nato a Brescia nel 1484 e vissuto sino al 1566 ha onorato l’intera provincia di Brescia.

L’itinerario ci accompagna alla scoperta di Chiese, palazzi, ville, edifici sparsi in tutto il territorio, da Bienno a Breno, da Brescia a Monte Isola, da Pisogne a Rodengo Saiano fino alla pianura bergamasca.

Per tutte le informazioni utili per organizzare il proprio tour:

mentre a seguire illustriamo alcuni siti tra la città, il lago d’Iseo e la Valle Camonica dove è possibile visionare meravigliose testimonianze artistiche dell’eccezionale artista.


Il Romanino in Valle Camonica

L’arte del Romanino toccò la Valle Camonica: nella Chiesa di S. Antonio a Breno, dichiarata “Monumento Nazionale”, egli affrescò il presbiterio riferendosi a un episodio del Libro di Daniele. Purtroppo solo una parte del ciclo è oggi riconoscibile. Anche nella Chiesa di Santa Maria Annunciata di Bienno il Romanino affrescò il presbiterio, con un ciclo dedicato alla Vergine Annunciata.


Il Romanino a Pisogne

Il Romanino lasciò una traccia indelebile nella Chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne, con il suo ciclo di affreschi raffiguranti la Passione di Cristo, un’opera imponente e di richiamo michelangiolesco da molti considerata una delle più importanti dell’artista bresciano.
Romanino Crocifissione Pisogne


Il Romanino a Brescia

Formatosi a Brescia e a Venezia, il Romanino apprese molto dallo stile di Giorgione e Tiziano per poi entrare in contatto con la realtà milanese di Bramantino e Zenale. Tutte queste influenze emergono in una delle sue opere più importanti per la città di Brescia, il ciclo pittorico ad affresco “Storie di Sant’Obizio” (1526-1527), santo della Chiesa Cattolica originario della Valle Camonica che dopo lunghi pellegrinaggi trovò ospitalità nel monastero di Santa Giulia. Proprio qui, dentro e fuori la cappella a lui dedicata nella Chiesa di S. Salvatore, il Romanino dipinse le storie della sua vita.


Festival “I volti del Romanino. Rabbia e fede”

In onore del lascito artistico del Romanino, da oltre 10 anni in alcune zone della Valle Camonica e della provincia di Brescia si tiene il festival “I volti del Romanino. Rabbia e Fede” organizzata dall’Associazione “Cieli vibranti”, con proiezioni di film, concerti, conferenze, visite guidate e la consegna del Premio Romanino. Il giusto tributo a un artista che ha dedicato gran parte della sua vita all’esaltazione delle bellezze di Brescia e provincia.

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