La Città di Salò, situata nello splendido golfo omonimo sul lago di Garda, ha alle spalle un passato storico ben visibile ancora oggi: capoluogo della Magnifica Patria nel XIV sec, patria di Gasparo da Salò (1542 1609), sede della Repubblica di Salò (1943-1945), Salò è oggi una delle mete turistiche più eleganti e apprezzate di tutto il Garda.
Favorita dalla posizione geografica che la vede vicino alla città e alle principali vie di comunicazione, Salò non ha mai smesso di arricchirsi e di offrire il meglio per l’esperienza turistica: una prova tangibile è il bellissimo lungolago, esteso negli ultimi anni e oggi uno dei più lunghi tra tutti i paesi benacensi.
Per non dimenticare la storia e la cultura della cittadina e per trasmettere l’identità salodiana alle migliaia di turisti che ogni anno popolano il territorio, nel 2015 è stato fondato il MuSa, il Museo di Salò.
II MuSa, museo di Salò, racconta la storia della città di Salò e del suo territorio attraverso un percorso cronologico articolato, che si snoda negli ampi e affascinanti spazi del monastero e della chiesa di Santa Giustina, edificati a partire dal XVI secolo per ospitare l’Ordine dei Padri Somaschi, tradizionalmente dedito all’istruzione e all’educazione del clero e del popolo.
Situato nella parte alta del centro storico di Salò, in posizione dominante e a due passi dal lago, il MuSa interpreta l’evoluzione della città e del suo territorio dall’età romana ad oggi.
Costituito da numerose sezioni, dedicate non solo alla storia, alla storia dell’arte e all’archeologia, ma anche alla scienza e alla tecnica, è un museo ricco ed eterogeneo, anche in virtù dell’ampiezza e della disposizione degli spazi, che colpiscono il visitatore per la loro ariosità e maestosità. Il museo, inaugurato il 6 giugno 2015, ha ottenuto l’accreditamento regionale nel corso del 2016.
Tra reperti archeologici, preziosi codici miniati, dipinti, strumenti musicali e preparati anatomici la visita al museo permette di fare un viaggio in una Salò sconosciuta. Sezioni storico-archeologiche e artistiche si alternano a spazi dedicati alla scienza e alla sperimentazione, come la sezione dedicata all’Osservatorio Meteosismico Pio Bettoni fondato nel 1877, e ai preparati anatomici del dottor Rini, che nella prima metà dell’Ottocento condusse esperimenti all’avanguardia sulla conservazione dei corpi a fini di studio.
L’ultimo piano è dedicato alla Civica Raccolta del Disegno, una collezione di più di 800 disegni che annovera opere dei principali esponenti del panorama artistico italiano dal secondo dopoguerra a oggi.
Al piano seminterrato il MuSa ospita il Museo del Nastro Azzurro, fondato nel 1949, che raccoglie testimonianze e documenti dei decorati di guerra, reliquie risorgimentali e della I e II Guerra Mondiale. Nel giugno 2023 è stata inaugurata una nuova, ampia sezione dedicata ai tragici giorni della Repubblica di Salò.
Per informazioni su visite e orari di apertura visita il sito ufficiale.