Rustigni

Rustignì

Un piatto nato dall’esperienza contadina, dal sapore gustoso e realizzato con ingredienti poveri. È il rustignì, un tempo bandiera gastronomica della località Rava di Lumezzane e ora piatto tipico di tutto il comune della Valgobbia.

Non esiste versione scritta del rustignì: la ricetta è tramandata di padre in figlio e prevede l’uso di alcuni ingredienti standard, con la possibilità di inglobare quello che è rimasto nella dispensa.

Rustigni

La ricetta base del rustignì

Sobri e pragmatici, gli ingredienti più accreditati del rustignì sono burro, cipolla bianca, formagella di media stagionatura e uova.

Nel burro soffriggere la cipolla pulita e tritata, facendo rosolare bene per un paio di minuti. Aggiungere la formagella a spicchi irregolari. Quando il formaggio inizia a sciogliersi, gettare uova sbattute in numero compatibile con quello dei commensali. Far cuore il tutto mescolando spesso, condire con del burro di montagna e servire. Il risultato è una sorta di frittata generosa nel gusto e nell’energia, da condividere a tavola.

Proprio per la sua origine povera che aveva l’intento di terminare ciò che di disponibile vi era in casa, del rustignì esistono infinite varianti. Come nel caso della pizza si possono aggiungere ingredienti a piacimento: tra quelli più diffusi ricordiamo cime di luppolo fresche, sottili fette di salame, patate.

Attualmente il rustignì preserva la sua essenza montana grazie all’impegno di trattorie locali. Lo si trova anche nei menù di alcuni ristoranti della provincia, proposto come antipasto in una variante elegante.

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