
Un piatto De.Co. tutelato dal Comune di Ponte di Legno e tipico di tutta l’area dell’Alta Valle Camonica. Parliamo dei Gnoc de la Cua, gnocchi gustosi e semplici proprio come gli ingredienti che lo compongono: pane raffermo, patate, latte, spinaci (o erba del Buon Enrico) e farina.
La pietanza è uno dei piatti forti dei ristoranti della zona, da Vione a Ponte di Legno passando per Vezza d’Oglio fino ai rifugi delle valli laterali all’arteria principale, la SS42.
Per iniziare, tagliare a pezzetti le patate e farle bollire. Quando la bollitura è completa, aggiungere nella stessa acqua bollente la pastella a cucchiaiate. Dopo aver colato patate e pastella raggrumata a forma di gnocco, servire in una zuppiera condita da abbondante burro fuso, salvia, cipolla tagliata a julienne (opzionale) e manciate di formaggio di Case di Viso.
Tra le varianti più accettate, l’utilizzo di un paio di uova per il composto e il Silter DOP, formaggio tipico della Valle Camonica, per il condimento.
“Gnocco” è un termine d’origine longobarda, inserito in lingua italiana in epoca medioevale. Definisce qualunque impasto di forma tondeggiante consumabile dopo bollitura. Solo verso la fine del Settecento il termine gnocco ha iniziato a riferirsi a un impasto di patate o mais.
Vieni a scoprirlo nella variante camuna: i Gnoc de la Cua ti aspettano!