Arte, storia, archeologia, sacralità, strategie difensive: la pianura bresciana è una piacevole scoperta che spazia dalle opere di grandi artisti – vedasi le due tele del Tiepolo nella basilica di Verolanuova – alle antiche testimonianze sulle fasi popolamento di questo territorio. Tappe da vivere in contemplazione o insieme alla famiglia, godendo dei caratteristici tramonti della bassa provincia e di meravigliosi spazi all’aperto.
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Tra i punto di riferimento storici e culturali della bassa bresciana, il Castello di Padernello fu edificato nel XV secolo e fu più volte rimaneggiato nel tempo fino a trasformarsi nel ‘700 in villa signorile con la conformazione ancora visibile oggi.
Location di gran fascino circondato dal fossato e dotato di ponte levatoio tuttora perfettamente funzionante, il Castello di Padernello è gestito e valorizzato dall’omonima fondazione che accompagnano i visitatori in interessanti visite guidate alla scoperta dei segreti del maniero. Molto ricco il programma di eventi che spazia da concerti, mostre, tour notturni fino ai celebri mercatini food.
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Un profilo sospeso tra spazio e tempo nella quiete del borgo immerso nella pianura bresciana. È il Ponte San Vigilio, opera d’arte del compianto artista Giuliano Mauri (Lodi Vechio 1938 – Lodi 2009) inserita armoniosamente in un contesto naturale che fa dell’equilibrio tra terra, acqua, bosco il proprio punto di forza. Lasciati guidare dal percorso e concediti un’emozionante passeggiata sul ponte!
Scopri di più sul Ponte San Vigilio.
Luogo FAI, il Castello di Villachiara fu edificato a partire dal 1370 e fu in seguito trasformato in centro culturale. Situato nella piazza centrale del piccolo paese, colpisce per la sua maestosità e per le antiche torri cilindriche. L’originale fossato è oggi un prato. L’edificio apre su prenotazione o in occasione di giornate particolari.
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Antica cittadella militare, la Rocca di Orzinuovi è oggi un insieme di differenti edifici di epoche molto diverse tra di loro. La parte più antica è la torre, un tempo punto di accesso al borgo e in seguito inglobata nell’insieme del complesso.
Oggi di proprietà comunale, ospita al suo interno la biblioteca ed è utilizzata per mostre temporanee, concerti, esposizioni e convegni. Molto suggestiva la collocazione all’ingresso del centro del paese, a pochi passi dalla bellissima piazza centrale.
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Localizzata nel nucleo storico di Orzivecchi, l’antica Chiesa dei Disciplini è un luogo di gran fascino che conserva splendide opere d’arte. Molto interessanti la fossa di fusione delle Campane, in cui nel 1500 venivano fuse le campane, gli affreschi del ‘400 e la bellissima Madonna del Latte attribuita a Paolo da Cailina il giovane. Al centro dell’altare spicca la Madonna della Disciplina, affiancata dalla tela “Il Padreterno con i SS. Francesco e Carlo Borromeo” di Grazio Cossali.
Scopri di più sulla Chiesa e Oratorio dei Disciplini di Orzivecchi.
Già citata in alcuni documenti a partire dal 1120, la Pieve di Bigolio ricoprì un ruolo importantissimo nella Diocesi fino alla fine del ‘300, quando i canonici vennero spostati nella Chiesa di Orzinuovi considerata un luogo più sicuro e protetto. Profondamente rimaneggiata nel tempo – l’edificio è stato addirittura ri-orientato: l’abside un tempo era dove oggi c’è la facciata -, i numerosi scavi hanno riportato alla luce le fondamenta dell’antico battistero e sepolture di epoca romana e medievale.
Scopri di più sulla Pieve di Bigolio.
Tra i più interessanti esempi di architettura lombarda del Quattrocento, la Pieve della Furmigola – anche nota come Santa Maria della Formigola – è caratterizzata da tre semplici navate con colonne in mattoni e archi leggermente acuti: uno stile che richiama al raccoglimento tipico delle pievi rurali medievali.
La Pieve sorge nel verde della campagna bresciana lungo il corso del fiume Mella ed è facilmente raggiungibile durante una tranquilla pedalata in famiglia lungo la pista ciclabile Brescia – Cremona.
Scopri di più sulla Pieve di Santa Maria della Formigola.
Istituita nel 1966, la Fondazione tutela e valorizza un importantissimo patrimonio storico – artistico: la biblioteca Morcelliana aperta nel 1822 consta oggi in circa 70.000 volumi tra cui 55 incunaboli, mentre la Pinacoteca Repossi vanta una prestigiosa raccolta di 300 dipinti, quasi 200 sculture, 2.500 stampe a cui si aggiungono mobili antichi, calchi di antiche medaglie e beni storico-militari. Una vera eccellenza per la Città di Chiari.
Scopri di più sulla Fondazione Biblioteca Morcelli – Pinacoteca Repossi.
Salendo a piedi lungo i vicoli del centro storico di Palazzolo sull’Oglio si raggiunge la suggestiva area che comprende la Rocchetta, torre quadrata parte dell’antico sistema difensivo poi trasformata in torre con orologio, e contrapposti a essa il Castello e la Torre del Popolo. Di grande rilevanza storica, il castello è caratterizzato da quattro torri unite da mura circondate dal fossato. Di epoca più recente la Torre del Popolo, alta ben 85 metri.
Scopri di più sul Castello, Rocchetta e Torre del Popolo.
Edificato sulle rovine dell’antica rocca, in posizione panoramica, il castello fu ideato in stile neomedievale come dimora privata del conte Gaetano Bonoris. Ripropone i modelli architettonici dei castelli piemontesi e valdostani dei secoli XII e XIII. Molto bello il parco circostante.
Scopri di più sul Castello Bonoris.
Caratterizzano il profilo di Montichiari la bellissima pieve romanica di San Pancrazio e la cupola del maestoso Duomo. La pieve è una delle più antiche di Lombardia e custodisce opere di Romanino, Paolo da Caylina e Callisto Piazza. Il Duomo esprime la magnificenza settencentesca tardo barocca e conserva una pala d’altare del Romanino.
Scopri di più sulla Pieve di San Pancrazio e il Duomo di Montichiari.
Ospitato nell’ex Chiesa dei Disciplini, il museo conserva importantissime tracce archeologiche dal Neolitico fino all’Alto Medioevo provenienti dal territorio circostante e fondamentali testimonianze del popolamento della comunità di Remedello. Da non perdere l’imponente ciclo di affreschi sulla vita di Gesù del pittore locale Lamberto Orazio De Rossi.
Scopri di più sul Museo Civico Archeologico di Remedello.
Autentico gioiello della pianura bresciana, la basilica è un vero concentrato di affreschi, tele e tesori artistici tra cui spiccano, nella cappella del Santissimo Sacramento, le due celebri opere del Tiepolo: la Caduta della manna e il Sacrificio di Melchisedec. Meravigliosa l’enorme tela del Golgota di Ludovico Gallina in controfacciata.
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Con sede nello storico Palazzo Luzzago nel centro della cittadina, il Museo Archeologico di Manerbio raccoglie testimonianze delle fasi di popolamento della bassa pianura bresciana dal Neolitico all’età post medievale. Tra i reperti manufatti di vario tipo, ceramiche, pugnali e ancora dracme in argento, corredi tombali e l’unica moneta del re Ariperto I nota in Italia. Assai interessanti anche le ceramiche rinascimentali.
Scopri di più sul Museo Archeologico di Manerbio.
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